I piani di espulsione nel limbo - La Corte europea esamina il controverso modello albanese di Meloni
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Il prestigioso progetto del primo ministro italiano di destra per i campi di richiedenti asilo al di fuori dell'UE è a rischio. Chi ha il potere di decidere quali paesi di origine sono considerati sicuri? Segue la sentenza.
La Corte di giustizia europea esamina per la prima volta il controverso “modello Albania” del primo ministro di destra italiano Giorgia Meloni per la rapida deportazione dei rifugiati del Mediterraneo. La Corte di giustizia europea di Lussemburgo deve chiarire se - e in caso affermativo, a quali condizioni - le domande di asilo possano essere esaminate nei campi al di fuori dell'UE. Martedì è iniziata l'udienza orale. Il verdetto è atteso tra qualche mese.
La decisione è attesa con ansia, soprattutto in Italia, ma anche da molti altri governi dell'UE. Meloni è il primo capo di governo europeo a finanziare campi in un Paese extra-UE per un valore di milioni di euro. Tuttavia, le due strutture in Albania sono rimaste praticamente vuote dalla loro apertura in ottobre, perché i tribunali italiani ne hanno bloccato i progetti. Finora nessuno è stato deportato da lì.
Finora, nessun migrante è stato deportato in questo modoDall'autunno del 2022, Meloni guida una coalizione di tre partiti di destra che hanno dichiarato la lotta all'immigrazione irregolare uno dei propri obiettivi principali. Ciò riguarda in particolar modo la fuga di centinaia di migliaia di persone attraverso il Mediterraneo, spesso a bordo di imbarcazioni difficilmente in grado di navigare. In realtà il piano è quello di fermare i migranti in mare aperto prima che arrivino in Europa e portarli in Albania. Le autorità italiane prenderanno quindi una decisione con una procedura accelerata. L'obiettivo è una rapida deportazione.
Tuttavia, il modello italiano non ha funzionato finora nemmeno una volta: da ottobre, la magistratura romana ha già bloccato i piani in tre casi. Tutti i 66 uomini finora detenuti in Albania hanno dovuto essere condotti in Italia. Meloni e la sua coalizione di destra accusano la magistratura nazionale di bloccare il progetto per motivi politici. I giudici hanno respinto questa tesi più volte.
Solo per uomini adulti provenienti da paesi terzi sicuriI campi sono destinati esclusivamente a uomini adulti provenienti dai cosiddetti paesi terzi sicuri, non a donne o minori. Ora occorre chiarire se un governo può stilare autonomamente un elenco di paesi terzi sicuri oppure può solo stabilire dei criteri per farlo.
Nello specifico, il caso sottoposto alla Corte di giustizia europea riguarda due uomini provenienti dal Bangladesh, le cui domande di asilo sono state respinte con una procedura accelerata. Dal punto di vista del governo di Roma, il Bangladesh è un terzo paese sicuro. Tuttavia, il tribunale italiano competente dubita della legittimità del decreto in questione.
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