USA: l'ex consigliere di Trump John Bolton non esclude la guerra contro l'Iran

Aggiornato il 19 giugno 2025 - 10:53 Tempo di lettura: 2 min.
La linea del governo statunitense nei confronti dell'Iran rimane incerta. L'ex consigliere di Trump, John Bolton, può immaginare come Israele potrebbe convincere gli Stati Uniti a intervenire.
Sebbene Donald Trump abbia finora rilasciato solo vaghe dichiarazioni pubbliche, John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti, considera un possibile intervento militare statunitense nella guerra tra Iran e Israele . La sua tesi è che l'ego di Trump non sarebbe in grado di reggere il successo di un'azione solitaria del Primo Ministro israeliano Netanyahu. In un'intervista a "Der Spiegel", Bolton spiega: "Donald Trump si preoccupa sempre e solo di Donald Trump".
Bolton prosegue nella conversazione: "Ma si rende anche conto che se tutto questo finisse con la caduta del regime iraniano – il che è quantomeno possibile – si verificherebbe un cambiamento radicale in Medio Oriente. E tutto questo senza che Donald Trump ci abbia niente a che fare? E senza Bibi Netanyahu sulla copertina del Time?"
Secondo Bolton, Israele potrebbe quindi convincere gli Stati Uniti a intervenire in guerra. "Questi pensieri sono intollerabili per Trump. Questo non ha nulla a che fare con la geopolitica". L'ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump stima quindi la probabilità che gli Stati Uniti entrino in guerra al 50% (50%).
Per quanto riguarda i rapporti degli Stati Uniti con Israele, Bolton è certo che il Segretario alla Difesa Pete Hegseth e il Vicepresidente J.D. Vance non abbiano l'esperienza necessaria. Ritiene quindi che Netanyahu potrebbe persuadere Trump, tramite colloqui diretti, a entrare in guerra e a utilizzare le "bombe anti-bunker" statunitensi.
Bolton è stato Consigliere per la Sicurezza Nazionale di Donald Trump dal 2018 al 2019. È noto per la sua posizione dura in politica estera, che ha portato anche alla rottura con Donald Trump. Si dice che questo abbia portato a ripetuti disaccordi tra i due, ad esempio su questioni come la Corea del Nord e l'Iran.
Come scrive il portale di notizie statunitense "Politico", l'ego di Trump avrebbe giocato un ruolo importante nel licenziamento di Bolton: oltre alle divergenze sostanziali, secondo diverse fonti, il presidente non sopportava il fatto che Bolton fosse dipinto dai media come la mente dietro le decisioni di politica estera di Trump.
t-online