Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Spain

Down Icon

Compagnia di danza Nacho Duato: parlare sul palco

Compagnia di danza Nacho Duato: parlare sul palco
  • Coreografie 'Gnawa' (Duato / Autori vari), 'Liberté' (Duato / Bisainthe), 'Duende' (Duato / Debussy), 'Cantus (Duato / Jenkins)
  • Disegno dei costumi Luis Devota/Modesto Lomba, Nacho Duato
  • Progettazione dell'illuminazione Nicola Fischtel
  • Interpreti La compagnia di Nacho Duato
  • Posto Umusic Hotel / Teatro Albéniz

Il palcoscenico è il luogo in cui Nacho Duato dovrebbe parlare. È lì che si esprime il suo vero talento: la coreografia. Un talento straordinario, di cui il pubblico spagnolo ha beneficiato durante i vent'anni in cui ha diretto la Compañía Nacional de Danza , con i suoi logici alti e bassi, le sue numerose luci e le sue non trascurabili ombre. Nessuno può negare il ruolo dell'artista valenciano come catalizzatore della danza nel nostro Paese, e sarebbe un errore lasciare il suo repertorio, per qualsiasi motivo, in un cassetto.

C'è un po' di quel "lo dicevamo proprio ieri" nella presentazione della sua compagnia, la CDND (ha dovuto mettere la prima "D" perché coincide con l'acronimo della Compañía Nacional de Danza); e c'era perché il Teatro Albéniz è stato, negli anni Novanta, teatro di molte serate magnifiche.

Il coreografo indisciplinato ha creato una compagnia basata sull'Accademia da lui fondata meno di due anni fa a Madrid; secondo il programma, è composta da diciotto danzatori, che dovranno cedere il posto ad altri colleghi, poiché la loro permanenza è temporanea e legata alla loro formazione. A giudicare da quanto visto all'Albéniz la sera della première, Duato e il suo team – Emilia Jovanovich, Luis Martín Oya, Mar Baudesson, María Luisa Arias – hanno fatto un lavoro fantastico. Alla loro giovinezza – che di solito porta con sé entusiasmo, dedizione assoluta ed energia – aggiungono una qualità notevole e una perfetta sintonia con il linguaggio particolare e inconfondibile di Nacho Duato.

È bello, insistiamo, vedere a Madrid un programma con coreografie del compositore valenciano, e rivisitare opere come "Duende", una delle sue migliori: sensuale, faunistica, impressionista... Una splendida ode alla natura. Quel Duato "naturalistico", scoperto, lirico, è presente anche in "Gnawa" e "Liberté" (un passo a due tratto da "Rassemblement", con musica dell'haitiano Totó Bissainthe ). La novità del programma è "Cantus", un'opera in cui appare il coreografo emozionato, che piange per la guerra e concentra il suo sguardo sui giovani le cui vite sono stroncate dal conflitto. Lo fa con emozione, comunicativa ed efficacia, sebbene formalmente il pezzo sia un compendio del vocabolario "duatiano" e un collage di movimenti utilizzati in pezzi precedenti. Un piccolo difetto, in ogni caso, per una coreografia commovente.

ABC.es

ABC.es

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow