Media di 8 palestinesi uccisi al giorno a Gaza da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco: rapporto
In una dichiarazione, Euro-Med Human Rights Monitor ha osservato che Israele ha continuato a “uccidere premeditatamente” civili palestinesi nonostante sia trascorso un mese dal cessate il fuoco raggiunto il 10 ottobre tra Israele e Hamas.
"In media, ogni giorno vengono uccisi otto palestinesi a causa dell'attuale blocco totale della Striscia di Gaza, accompagnato da una politica di fame deliberata... di negazione delle cure mediche ai feriti e ai malati e dal deliberato ostacolo agli aiuti umanitari", ha affermato il gruppo.
Menzionando che l'esercito israeliano continua a violare quotidianamente il cessate il fuoco attraverso bombardamenti aerei e di artiglieria, e con armi da fuoco, ha sottolineato che la violazione continua anche con la continua distruzione di case ed edifici, in particolare nelle zone orientali di Khan Yunis e Gaza City.
"Queste azioni fanno parte di un approccio sistematico volto a erodere le fondamenta della vita nella Striscia di Gaza e a negare ai suoi residenti i loro diritti più basilari, in chiara violazione del diritto internazionale", ha aggiunto.
Ricordando che 242 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 85 bambini, negli attacchi israeliani del mese scorso, Euro-Med ha ribadito che si tratta di un tasso di oltre otto morti al giorno e di circa 619 feriti, per un totale di oltre 20 feriti al giorno.
“Ciò dimostra chiaramente che Israele non ha cessato la sua politica di uccisioni e attacchi sistematici contro i palestinesi”.
Affermando che Israele sta sfruttando "l'assenza di supervisione internazionale" per rimodellare il panorama geografico di Gaza, il gruppo ha avvertito che Israele sta facendo questo usando il cessate il fuoco come "copertura" per rendere le aree sotto il suo diretto controllo militare di fatto inabitabili, sia ora che in futuro.
Il gruppo per i diritti umani ha inoltre aggiunto che nell'enclave assediata continua a essere in atto una deliberata politica di carestia, oltre al blocco dell'ingresso di circa il 70% degli aiuti richiesti dall'accordo.
“Ciò mantiene la popolazione in uno stato di fame cronica e controllata, senza affrontarne le cause o le gravi conseguenze sulla salute e senza mostrare visibilmente i segni fisici acuti della malnutrizione”.
La dichiarazione ha sottolineato che queste azioni non sono incidenti isolati ma "parte di uno schema sistematico", indicando una chiara politica della leadership politica e militare israeliana di usare il cessate il fuoco come copertura per continuare il genocidio contro i residenti di Gaza.
Euro-Med ha aggiunto che il “silenzio continuo” della comunità internazionale e l’incapacità di attivare meccanismi di responsabilità forniscono a Israele una copertura pratica per continuare a commettere genocidio.
Secondo il Ministero della Salute di Gaza, dall'ottobre 2023 la guerra genocida di Israele ha ucciso più di 69.000 persone e ne ha ferite più di 170.600.
ifpnews




