Omaggio a Satie. Piano irriverente sul lago di Como


Luca Ciammarughi, 44 anni, è pianista scrittore e storico del pianoforte
"Che suono ha la felicità?", è la domanda e il titolo del progetto ideato e promosso dalla Fondazione Società dei Concerti di Milano per diffondere la grande musica ovunque. La Società dei Concerti, oltre alla stagione che svolge regolarmente presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, porta infatti la musica classica in giro per la Lombardia, nel contesto della sua missione che da più di quarant’anni è rendere la musica classica un linguaggio accessibile e condiviso.
Fra i tanti eventi, propone anche alcuni speciali appuntamenti musicali sul lago di Como per unire musica, giovani, turismo e cultura del territorio, e uno di questi è domani a Villa Bernasconi, in collaborazione con il Comune di Cernobbio. Alle 21 il pianista, autore di saggi e divulgatore milanese Luca Ciammarughi si esibirà in un omaggio a Eric Satie nel centenario della sua morte, con un recital che mescola musica e narrazione per scoprire l’animo musicale più "irriverente" del compositore e dei suoi amatissimi amici, fra cui il poeta Jean Cocteau.
Il concerto, come gli altri che si svolgeranno a Cernobbio, sarà introdotto da Enrica Ciccarelli, presidente della Fondazione Società dei Concerti, in dialogo con Ciammarughi per una guida all’ascolto consapevole di un super programma, cucito dai brani del compositore e pianista francese. Si parte con “Gymnopédie n. 1“ di Satie; poi “All Sides of the Small Stone (for Erik Satie)“, di John Cage, quindi ancora Satie con “Embryons dessechés: d’Edriophtalma“ e Jean-Philippe Rameau con “La Poule“ (dalla Suite in sol minore, “Nouvelles Suites“); di nuovo Satie con “Le bain de mer“ (da “Sport et divertissements“ e “Un petit train de plaisir“ di Gioacchin Rossini; “Gnossienne n. 1, 3 e 4“ di Satie e Claude Debussy con “Golliwoog’s Cake Walk“ (da “Children’s Corner“); “La diva de l’Empire“ di Satie e Stravinsky con “Piano-Rag-Music, K032“; “Nocturne n. 4“ di Satie e ancora Cage con “4’33’’“; Satie con “Danses de travers n.1“ e “Mourning Passage“ di Philip Glass.
Il Giorno