Chiara Ferragni ha licenziato il 78% dei dipendenti

Maxi licenziamenti nella società di Chiara Ferragni. L’azienda ha lasciato a casa il 78% dei dipendenti da quando è scoppiato il “Pandoro gate”, passando da un organico composto da 27 persone alle attuali sei. Il fatto è stato rivelato su Open con un articolo firmato Franco Bechis.
Quanto ha pesato il caso “Pandoro gate” sui contiI dati, nel dettaglio, emergono dal fascicolo dei conti aggiornati depositato in camera di commercio. Il caso scoppiato a Natale 2023 ha pesato molto sui brand dell’imprenditrice digitale. Il 26 giugno scorso si è riunita l'assemblea di Fenice Srl, la società titolare dei marchi dell’imprenditrice digitale, per approvare il bilancio 2024. Le perdite, racconta Today, sono consistenti (oltre 10 milioni), anche se in parte riassorbite dalla decisione della scorsa primavera di aumentare il capitale di 6,4 milioni.
La crisi continuaLa situazione, comunque, non si è ancora risolta. E non è ancora certo come si chiuderà il 2025. L’amministratore della società, Claudio Calabi, nella sua relazione sulla gestione ha scritto che “restano incerte” le previsioni per l’esercizio 2025. “L’organo amministrativo ha predisposto un budget economico finanziario sulla base della prevedibile evoluzione della gestione - si legge -. In particolare, è prevista una rinnovata struttura di costo il cui ammontare complessivo risulterà inferiore di oltre il 50% rispetto all’esercizio 2024; il volume complessivo di ricavi dovrebbe beneficiare della vendita di nuove linee di prodotto (produzioni speciali) e dalla vendita di prodotti già a listino anche per il tramite di canali e-commerce. L’organo amministrativo stima che i volumi di vendita possano raggiungere il break-even operativo in termini di margine operativo lordo. Tuttavia, la ripresa dell’attività commerciale dipenderà in modo significativo dall’esito delle vicende giudiziarie descritte in precedenza. Sarà fondamentale monitorare l’evoluzione delle stesse e valutare l’impatto che avranno sulla redditività aziendale, tenuto presente che le politiche adottate mirano al contenimento della perdita economica per il 2025”.
milanotoday