Alzheimer, test su una tecnica automatica per la diagnosi precoce

Una spia della malattia di Alzheimer può essere identificata nel sangue grazie a una tecnica automatizzata, che si candida a diventare uno strumento apripista per la diagnosi precoce. Lo indicano i risultati della sperimentazione pubblicata in due articoli sulle riviste Nature Medicine e Brain e basata su un marcatore. L'Italia vi ha partecipato con Università e Asst Spedali civili di Brescia, in collaborazione con le Università di Lund, Göteborg e Barcellona. In seguito a questi dati, l'ente statunitense per la sorveglianza sui farmaci ha approvato la commercializzazione del test. Il marcatore rilevato dal test si chiama p-tau217/amiloide e i ricercatori lo hanno cercato nel plasma di 1.700 pazienti di cinque centri europei, tutti con sintomi cognitivi, utilizzando una tecnologia automatizzata. Dai dati, pubblicati su Nature Medicine, è emerso che il test ha identificato il marcatore in oltre il 90% dei casi contesti di cura specialistici e nell'85% dei casi in medicina generale. Un secondo studio, condotto su un numero maggiore di persone degli Spedali Civili di Brescia e Università degli Studi di Brescia, pubblicato su Brain, indica che il test automatizzato ha risultati confrontabili con quelli di altre tecniche attualmente disponibili. Nei prossimi anni si prevede di proseguire la ricerca grazie ai finanziamenti previsti dal Pnrr per Asst Spedali Civili di Brescia (3,3 milioni di euro) e Università di Brescia (2,2 milioni Euro). "Questi importanti programmi di sviluppo - si rileva in una nota - mirano ad un miglioramento tecnico dei test plasmatici e di un loro adattamento in differenti contesti clinici, con coinvolgimento di network più ampio di centri di validazioni esterne nazionali e internazionali".
ansa