Corsi di autodifesa per infermieri contro l'escalation di aggressioni

Corsi di autodifesa per gli infermieri contro l'escalation di aggressioni e violenza nelle corsie degli ospedali. L'iniziativa è promossa dal sindacato degli infermieri Nursing Up, che precisa tuttavia che i corsi non insegneranno ad "attaccare" bensì a "reagire emotivamente e fisicamente nel modo giusto nelle situazioni di emergenza, quando si è aggrediti".
Il Nursing Up, spiega il presidente Antonio De Palma, "non si limita a denunciare. Agisce. I corsi di autodifesa, che ora prendono il via dalla Toscana, servono a formare i professionisti sanitari nella gestione dell'emergenza relazionale e nella protezione personale. Perché non basta sapere come medicare una ferita o somministrare una terapia: oggi serve anche sapere come difendersi. Come evitare lo scontro fisico, come parlare, come riconoscere un rischio, come placare una situazione prima che degeneri".
I corsi, precisa De Palma, "non insegnano ad aggredire. Al contrario, insegnano a non farsi male. A non subire. Gli infermieri saranno affiancati da istruttori professionisti e presto da psicologi esperti, per apprendere non solo tecniche fisiche di difesa, ma anche strategie comunicative, gestione dello stress, capacità di relazione nei momenti critici". Secondo il leader sindacale, "non è normale dover difendere la propria incolumità mentre si soccorre una persona. Ma è questa la realtà con cui dobbiamo fare drammaticamente i conti. Se la politica non sa o non vuole vedere, noi ci siamo. I nostri corsi saranno un modello. E dove c'è bisogno, li porteremo".
I corsi partiranno per ora nelle strutture sanitarie dell'area fiorentina: dall'Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi al Meyer, passando per la ASL Toscana Centro, quella che si occupa della città di Firenze e dei territori circostanti. Una realtà, quella toscana, conclude il sindacato, che "si conferma tra le più esposte d'Italia".
ansa