Integratori alimentari, tra consapevolezza e falsi miti

In Italia gli integratori alimentari fanno ormai parte della quotidianità. Vitamine, sali minerali, probiotici e integratori per la funzione immunitaria, sono questi i supplementi più proposti e venduti dalle aziende che nel nostro Paese generano oltre 4 miliardi di euro di vendite. Secondo una recente indagine condotta da Integratori & Salute – l’associazione che rappresenta il settore all’interno di Unione Italiana Food – oltre 30 milioni di italiani ne fanno uso abituale. In concreto, più di 7 italiani su 10 (il 73%) hanno assunto almeno un integratore nell’ultimo anno. Tra questi, il 40% ha scelto un solo tipo di prodotto, mentre il 33% ne ha combinati due o più. A farne uso più frequentemente sono soprattutto le donne e gli adulti tra i 35 e i 54 anni. Una tendenza che si accompagna a una maggiore consapevolezza: sempre più persone si prendono cura di sé e cercano uno stile di vita più sano. Cresce anche la consapevolezza, secondo una ricerca del Future Concept Lab, un istituto di ricerca e consulenza strategica, quasi 8 italiani su 10 (77,7%) hanno un’idea corretta di cosa siano davvero gli integratori. Molte persone li considerano un valido supporto per colmare piccole carenze, prendersi cura del proprio benessere e completare un’alimentazione non sempre equilibrata. Eppure, qualche incertezza persiste: il 35,5% continua a credere che abbiano effetti simili a quelli dei farmaci. Un dato che mostra chiaramente quanto sia ancora necessario fare chiarezza e aiutare le persone a usarli in modo consapevole.
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Cosa sono gli integratori
Gli integratori non sono farmaci, non possono rimpiazzare una dieta sana ed equilibrata e si possono acquistare senza bisogno di ricetta medica. Eppure, proprio su questi aspetti c’è ancora un po’ di confusione. È qui che medici e farmacisti diventano figure fondamentali: sono loro i principali punti di riferimento per chi acquista questi prodotti. Il 48,4% degli italiani si affida ai consigli del medico, il 36,3% a quelli del farmacista. Per aiutare a fare chiarezza, Integratori & Salute ha messo a punto un decalogo pensato proprio per distinguere verità e falsi miti. Alcuni punti chiave? Gli integratori non sono sostituti di una dieta equilibrata, ma possono essere utili in momenti specifici della vita – come in gravidanza, con l’avanzare dell’età o durante periodi di intensa attività fisica. È sempre importante leggere bene l’etichetta, rispettare le dosi consigliate e, soprattutto, non improvvisare: anche se sono facilmente reperibili, vanno usati con buon senso.
Integrazione sì, ma consapevole
Con l’invecchiamento della popolazione, la vita che corre veloce e le abitudini alimentari spesso poco equilibrate, può diventare più difficile dare al nostro organismo tutto ciò di cui ha bisogno. Ed è proprio in queste situazioni che gli integratori, sempre più supportati da studi scientifici che ne validano l’efficacia, possono rivelarsi un valido alleato. «Tutti questi aspetti della vita moderna accrescono il fabbisogno di specifici nutrienti. Tuttavia, è fondamentale che il consumatore sia in grado di scegliere tra i vari integratori, che non sono tutti uguali», spiega Franca Marangoni, responsabile Ricerca della Nutrition Foundation of Italy. «La qualità, sicurezza, biodisponibilità e dosaggio sono fondamentali. È importante saper leggere le etichette e scegliere prodotti affidabili. Sappiamo anche che una dieta equilibrata può aiutare a mantenere la salute cognitiva, grazie a nutrienti come magnesio, ferro, vitamine del gruppo B, Omega 3. La supplementazione diventa utile soprattutto negli anziani, spesso carenti. E oggi si guarda con interesse anche al ruolo del microbiota e ai cosiddetti psicobiotici, probiotici che possono influenzare positivamente il benessere mentale».
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