Normandia, la falesia cara a Monet come la Scala dei Turchi. “Troppi turisti, dobbiamo chiuderla”

Etretat come la Scala dei Turchi. La spettacolare falesia della Seine Maritime, scenografia cara a Claude Monet, che l’ha ritratta a più riprese nel corso degli anni, è in forte sofferenza a causa dell'erosione e del sovraffollamento.
L’inizio della stagione calda, su quella che è una delle icone paesaggistiche più celebrate della Normandia – seconda forse solo al Mont-Saint-Michel, impareggiabile anfiteatro dove migliaia di persone hanno ammirato l’eclissi totale di sole nel 1999 – è coincisa con l’istituzione di diversi divieti d’accesso in scogliere, grotte e punti topici. "Era inevitabile che prima o poi arrivasse questo", commenta all’agenzia di stampa France Presse Etienne Lommier, turista di 68 anni, interpellato di fronte alla passerella che conduce alla Chambre des demoiselles, una piccola grotta incastonata in uno strapiombo, il cui accesso è ora bloccato da un sottile nastro rosso e bianco.
I cambiamenti dell’ultimo mezzo secoloLui che racconta di aver visto, nel corso dei decenni in cui ha camminato lungo il sentiero della scogliera, "cambiare le abitudini (dei turisti)", "restringersi la costa", "intere sezioni di roccia crollare sulle spiagge".

Assieme all’imprenditore in pensione, in un giorno di metà primavera, decine di turisti, con gli impermeabili e la macchina fotografica in mano, si sono accalcati lungo gli stretti sentieri che salgono verso le alture che costeggiano la piccola cittadina costiera sulla costa della Normandia, visitata ogni anno da circa 1,5 milioni di visitatori.
Dal 28 aprile un'ordinanza comunale ha vietato l'accesso ad alcuni siti frequentati dagli escursionisti, come i sentieri sulle scogliere e le spiagge minacciate dalle frane. Tra questi c'è il famoso tunnel “Trou a l’homme” che attraversa la scogliera, in cui gli incauti spesso restano intrappolati quando sale la marea.
"Divieti giusti”. Ma poi salta la transenna per un selfieA pochi metri di distanza, Christoph e Lukas, giovani turisti tedeschi, approvano l'iniziativa. "È un po' frustrante, ma capiamo il perché", ha detto uno dei due giovani. Questa osservazione non lo dissuade tuttavia dal saltare oltre una barriera crollata per scattarsi una foto su un promontorio, a un metro dal vuoto.
Minacciando i trasgressori con una multa di 135 euro, oltre al rimborso delle spese di salvataggio, il comune spera di preservare la costa e anche la sicurezza delle persone: ogni anno sul posto si verificano cadute mortali. "Un problema ricorrente", lamenta Bernard Le Damany, vicesindaco della città, "tanto che nelle ultime settimane si è dovuto intervenire per salvare due gruppi a distanza di due giorni l'uno dall'altro".

"In alcuni punti, per 50 centimetri o 1 metro, c'è vegetazione, ma sotto è cava, perché la parete è crollata e la gente non se ne accorge", spiega Le Damany. Sebbene l'erosione interessi tutta la costa della Normandia, l’area delle falesie è particolarmente esposta a causa dell'afflusso turistico, che aumenta la pressione sul sito. L'aumento della sorveglianza dovuto al nuovo decreto comunale rappresenta un'ulteriore pressione sul personale comunale già esiguo. Ma il vero costo aggiuntivo ricade soprattutto sui servizi di emergenza: "Un intervento dei vigili del fuoco costa circa 900-1.000 euro all'ora, mentre un intervento in elicottero costa circa 2.500-3.000 euro all'ora", sottolinea il vicesindaco.
I costi dei soccorsiAl punto che – come hanno spiegato ad Afp dalla direzione dello stesso servizio di soccorso, si sta valutando l'ipotesi di aumentare le tariffe applicate ai trasgressori per le operazioni di salvataggio. Il comune ha sottolineato di avere l’intenzione di mantenere il decreto, benché l’obiettivo sia quello di puntare sulla "didattica" per preservare il sito. "La repressione è positiva, ma la cosa più importante è che le persone prendano coscienza dei rischi", conclude Le Damany, che poi spiega di voler puntare sull'”umorismo".
"Non direi al turista che se rimane bloccato nel ‘Trou à l’homme’ rischia di morire, semmai farei notare che nelle 7-8 ore di attesa del’abbassamento della marea il tempo sembra estremamente lungo”.

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