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Percorsi da agenti segreti nella rocciosa e discreta Cornovaglia

Percorsi da agenti segreti nella rocciosa e discreta Cornovaglia
Viaggi

Archiviate i tramonti struggenti, il fondale delle peripezie di Poldark, eroe ribelle nato dalla penna di Winston Graham o i languori che sprigionano dai romanzi di Rosamunde Pilcher, tanto cari ai lettori tedeschi. La Cornovaglia ha un’altra dote, preziosa e invidiabile: la discrezione.

Il rifugio di Le Carrè Su questa scia si possono costruire percorsi che sanno di segreti e spie, perché nella penisola anche l’intelligence viaggia lungo sofisticati cavi in fibra ottica, via mare e terra, nel quadro di una natura aspra ma accogliente.

«I cornish mi piacciono perché si fanno i fatti loro e ti lasciano in pace» diceva, non a caso, David Cornwall alias John Le Carrè, l’icona dei libri di spionaggio che si rintanò nel Tregiffian Cottage di Land’s end (www.landsend-landmark.co.uk), nell’Ovest, per quarant’anni, un rifugio perfetto per l’ex MI6 convertitosi alla scrittura di spy stories.

Solo cinque anni fa, alla sua morte, i compagni di bevute del pub di St. Buryan scoprirono chi era quel signore che si accalorava parlando di politica e che amava passeggiare lungo la scogliera, al punto da donare al National Trust la fetta, incontaminata, di sua proprietà perché nessun altro potesse costruirci su.

La Cornovaglia, storicamente, è fatta per nascondersi, grazie alla conformazione geografica tutta scogliere a picco sul mare, paradiso dei covi di contrabbandieri ma anche laboratorio per sperimentare, monitorare, creare nuovi bacini cruciali per l’intelligence.

Pellegrini europeiArchiviato il boom del turismo di massa che ha pur sempre retto al Covid contribuendo per un terzo al Pil locale, oggi il Ducato creato da Edoardo II nel 1337 e destinato agli eredi al trono si prepara a una stagione turistica in frenata, i British, incuranti di Brexit ed Esta, tornano a viaggiare in Europa. L’Algarve costa meno ed è pur sempre a portata di volo.

In quanto agli europei, il pellegrinaggio dei turisti tedeschi in Cornovaglia non si ferma, sempre sulla scia degli sceneggiati ispirati dalla Picher, seguiti – chi l’avrebbe mai detto? – dagli italiani. È Jon Hyatt in persona, presidente dell’autorità del turismo ( www.visitcornwall.co ) a chiederselo: «Perché proprio gli italiani? Non lo so».

Agli italiani che “non si sa bene perché” si mettono in viaggio per questa parte estrema del Sud Ovest dell’Inghilterra che ha resistito a tutti, dai vichinghi ai romani ai sassoni e non si sente inglese, ma cornish, suggeriamo una visita al Museo delle comunicazioni globali di Porthcurno (https://pkporthcurno.com) ricordando che proprio da Poldhu, trenta chilometri a Est, Guglielmo Marconi lanciò il primo storico segnale oltreoceanico. Anche la Goonhilly Satellite Earth Station di Helston, chiusa dal 2012, è stata la prima al mondo.

Del resto, sfruttando le caratteristiche del territorio, nel luglio del 2021 l’allora primo ministro Boris Johnson piazzò il G7 in una caletta ben nascosta raggiungibile solo da strade strettissime a senso unico, dando vita al cosiddetto “miracolo” di Carbis Bay.

Satelliti e sottomariniProseguendo nel Nord della Cornovaglia lungo la costa da Ovest a Est si arriva a Bude, dove è impossibile non vedere le 20 antenne satellitari gigantesche che svettano tra i villaggi di Morwenstow e Coombe, sul sito dell’ex aeroporto della Seconda Guerra Mondiale, la RAF Cleave.

È la base strategica dei servizi segreti britannici per le comunicazioni GCHQ (Government communications headquarters) che custodisce la sicurezza della Gran Bretagna, “in nome del Paese e dei suoi interessi”.

Da Bude il bus rosso City Plymouth n.12 scende verso il Sud Est della Cornovaglia, regno incontrastato della Royal Navy, e qui inizia l’accrocchio di navi spia, con sottomarini “nemici” che tentano di tagliare i cavi, a volte piccoli come il tubo di un giardiniere, posati sul fondo marino.

Non è una battaglia navale, ma ci si avvicina, l’ultimo incidente in ordine di tempo, a novembre, si è verificato quando un sottomarino d’attacco classe Astute della Royal Navy è stato autorizzato ad emergere vicino alla “nave spia” russa Yantar.

Ironia della sorte, il primo ad aver progettato una nave per posare cavi sottomarini gettandoc le basi per le moderne comunicazioni transoceaniche fu Isambard Knight Brunel, l’ingegnere visionario dell’era vittoriana, autore del ponte ferroviario sospeso che ha rotto l’atavico isolamento della Cornovaglia dalla contea del Devon e dall’Inghilterra tutta.

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