A 70 anni dal bombardamento di Plaza de Mayo, la letteratura argentina torna a una ferita aperta

È stata pubblicata un'antologia che raccoglie racconti di fantasia e cronache sull'attentato del 16 giugno 1955. Al volume partecipa anche Mercedes Araujo, nata a Mendoza, accanto a personaggi di spicco del panorama letterario nazionale.
Alla vigilia del 70° anniversario del bombardamento di Plaza de Mayo , uno degli episodi più sanguinosi e silenziosi della storia argentina, una nuova antologia pubblicata da Alfaguara invita gli scrittori a recuperare, attraverso la letteratura , l'eco di quell'orrore.
Curato e con un prologo di Julián López, il libro raccoglie testi che esplorano il trauma, il silenzio e la frattura storica causati dal bombardamento aereo del 16 giugno 1955. Tra le voci presenti c'è quella della scrittrice di Mendoza Mercedes Araujo, autrice di romanzi, poesie e racconti che hanno consolidato il suo posto nella letteratura argentina contemporanea. In questa occasione, Araujo offre una prospettiva sensibile e avvincente su una tragedia che ha segnato generazioni, contribuendo a un volume che si propone di riflettere sulla memoria attraverso l'arte.
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Il bombardamento, effettuato da aerei della Marina con l'obiettivo di assassinare l'allora presidente Juan Domingo Perón, causò oltre 300 morti e centinaia di feriti. Le bombe e il fuoco delle mitragliatrici colpirono la Casa Rosada, Plaza de Mayo e le zone circostanti nel cuore di Buenos Aires. Gli aerei recavano iscrizioni come "Cristo vince", insieme a una "V" e una croce, che alludevano allo slogan dei golpisti.
Il libro di 240 pagine si propone di restituire una narrazione elisa nei resoconti ufficiali. Oltre ad Araujo, contribuiscono autori come Juan José Becerra, Albertina Carri, Esther Cross, María Pía López, Ricardo Romero e Luis Sagasti, tra gli altri. Ogni testo offre un'interpretazione personale degli eventi e del loro impatto sul presente, da una varietà di prospettive ed estetiche.
"C'è un'eco che risuona ancora nelle case delle famiglie, nei circoli di quartiere, nelle fabbriche. Una frattura che attraversa la memoria collettiva", scrive Julián López nel prologo, come punto di partenza per una lettura che interroga il presente e si propone di interrompere l'oblio.
Mercedes Araujo di MendozaMercedes Araujo, le cui opere sono state tradotte e premiate, contribuisce a questa antologia con un testo che conferma la sua capacità di affrontare la politica con una sensibilità poetica che non si sottrae all'inquietudine. La sua partecipazione sottolinea anche il contributo delle voci provenienti dall'interno del Paese alla ricostruzione della memoria nazionale.
Il volume, pubblicato nell'anniversario dell'attentato, si presenta come un atto di riparazione simbolica e un invito a riflettere sui meccanismi della violenza istituzionale, sulla cancellazione storica e sul potere del linguaggio letterario come strumento per recuperare ciò che è stato negato.
Quasi settant'anni dopo l'incidente, la questione di cosa sia successo quel giorno – e di cosa sia rimasto inespresso – rimane aperta. Questa antologia offre uno spazio per rivisitare, con una nuova prospettiva, una delle ferite più profonde della storia argentina.
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