Il Premio Ciccillo Matarazzo celebra la cultura italo-brasiliana

La professoressa Aurora Fornoni Bernardini dell'Università di San Paolo (USP) e il presidente della Biblioteca Nazionale del Brasile, Marco Lucchesi, sono stati insigniti del Premio Ciccillo Matarazzo per gli Italiani nel Mondo, giunto nel 2025 alla sua seconda edizione per onorare le personalità italo-brasiliane che si sono distinte nei loro campi nel paese sudamericano.
La cerimonia si è tenuta al Terraço Itália, ristorante situato in cima all'iconico Edifício Itália, a San Paolo, e hanno partecipato l'ambasciatore italiano a Brasilia, Alessandro Cortese, il console generale nella capitale di San Paolo, Domenico Fornara, e decine di rappresentanti della comunità italo-brasiliana.
"Per noi italiani è un grande onore poter contare su valori così importanti come quelli che presentiamo qui", ha affermato l'imprenditore ed ex ambasciatore brasiliano a Roma Andrea Matarazzo, ideatore del premio e pronipote di Ciccillo Matarazzo (1898-1977), italo-brasiliano considerato il più grande mecenate della storia del Paese.
Cortese, a sua volta, ha sottolineato l'importanza del premio e ha affermato che Bernardini e Lucchesi "hanno lasciato un segno importante" in Brasile. "I rapporti tra Italia e Brasile sono eccellenti e questi illustri discendenti italiani diventano una sorta di ambasciatori del Brasile in Italia, ma anche dell'Italia in Brasile, quindi è qualcosa di molto significativo e simbolico", ha dichiarato il diplomatico all'ANSA.
Nata a Domodossola, nel nord Italia, Aurora Bernardini è scrittrice, ricercatrice universitaria, traduttrice e professoressa senior presso l'USP. "È un riconoscimento che dura una vita. La parola d'ordine nel nord Italia è 'lavoro', e io l'ho ereditata nel DNA, quindi ho sempre lavorato sodo e mi sono impegnata a promuovere l'Italia in Brasile e il Brasile in Italia, senza cercare fama o altro", ha dichiarato la vincitrice del premio.
Marco Lucchesi, di origini italiane nato a Rio de Janeiro, è romanziere, memorialista, saggista, traduttore e curatore. Dall'inizio del 2023 è presidente della Biblioteca Nazionale, la più antica istituzione culturale del Brasile, con sede nella capitale Rio de Janeiro, e vanta una bicentenaria storia.
"Questo premio non era esattamente per me. Avrebbe potuto essere per chiunque altro rappresentasse quei milioni di italiani che sono venuti qui con un'idea di lavoro. Non hanno cercato una posterità fugace, hanno lavorato fino all'ultimo giorno e hanno sognato in modo straordinario", ha detto Lucchesi ricevendo il trofeo in bronzo e acciaio creato dall'artista Maria Bonomi, anche lei membro della giuria del premio.
Della giuria fanno parte anche personalità come Cortese, Fornara, Matarazzo, l'ambasciatore del Brasile in Italia, Renato Mosca, l'ambasciatore Rubens Ricupero, il presidente del Colégio Dante Alighieri, José Luiz Farina, l'ex presidente della Escola Eugenio Montale Sandra Papaiz, tra gli altri.
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