Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Portugal

Down Icon

La Corte d'appello di Évora assolve il sindaco di Marvão

La Corte d'appello di Évora assolve il sindaco di Marvão

La Corte d'appello di Évora ha assolto il sindaco di Marvão, nel distretto di Portalegre, da una condanna a tre anni di carcere con sospensione condizionale e dalla perdita dell'incarico per il reato di corruzione passiva.

Nella sentenza deliberata in conferenza, datata mercoledì e consultata questo venerdì dall'agenzia Lusa, i giudici della Sezione Penale della Corte d'Appello di Évora hanno accolto il ricorso, revocando la decisione impugnata e, di conseguenza, assolto gli imputati Luís Vitorino e i rappresentanti delle società ASCOP e FLOPONOR dai reati di cui erano accusati.

In una dichiarazione scritta inviata venerdì all’agenzia di stampa Lusa, il sindaco eletto dal PSD afferma di aver sempre creduto che “la verità avrebbe prevalso”, considerando che la decisione del tribunale “rafforza” la sua fiducia nella giustizia .

"Continuo il mio impegno a servire la popolazione di Marvao con trasparenza, dedizione e integrità", aggiunge il sindaco, che quest'anno si candida nuovamente alle elezioni locali.

Nel novembre 2022, il sindaco di Marvão è stato condannato a tre anni di carcere, con sospensione condizionale della pena, e alla perdita del mandato per il reato di corruzione passiva.

Secondo la sentenza emessa all'epoca dal collegio giudicante del Tribunale di Portalegre, il caso coinvolgeva, oltre al sindaco, altri tre imputati , uno dei quali fu assolto e gli altri due condannati per reati di corruzione attiva, sempre con pena sospesa.

Nella loro decisione, i giudici hanno fatto riferimento a un “piano” tra gli imputati del Consiglio parrocchiale di São Salvador de Aramenha (JFSSA), nel comune di Marvão, per restituire fondi all’Istituto per il finanziamento dell’agricoltura e della pesca (IFAP) nell’ambito di una richiesta al programma ProDer – Difesa forestale contro gli incendi, per un importo superiore a 74 mila euro.

Nel corso del procedimento, è stato possibile leggere che, al momento della presentazione della domanda al programma ProDer, Luís Vitorino “svolgeva le funzioni di Tecnico dell’Ufficio Forestale” del comune ed “era responsabile della gestione del processo” di quella stessa domanda, essendo poi diventato vicepresidente della Camera di Commercio di Marvão “tra il 2009 e ottobre 2017 [con] la delega di Silvicoltura e Agricoltura”.

Secondo il caso, il Consiglio parrocchiale ha chiesto e ricevuto più di 37 mila euro di anticipo dall'IFAP tra il 2011 e il 2012, ma il 5 settembre 2013, quando ha presentato la prima richiesta di pagamento, basata su un contratto firmato con la società convenuta FLOPONOR SA, per un importo di circa 70 mila euro, l'ente non l'ha più accettata, adducendo "insufficienza documentale" .

L'IFAP ha addirittura rescisso il contratto con l'ente locale e ha preteso la restituzione degli oltre 37 mila euro anticipati.

Di fronte a questa richiesta dell'IFAP, l'imputato Tomás Morgado, all'epoca presidente del Consiglio parrocchiale, informò Luís Vitorino della situazione, con l'obiettivo di "raccogliere tale somma", dato che l'autorità locale non aveva i fondi per pagarla.

Nella sentenza si afferma che Luís Vitorino ha proposto all'imputato Secundino do Nascimento, della società FLOPONOR SA, di "consegnare" al comune una somma superiore a 21 mila euro, come se si trattasse della restituzione di una somma versata all'impresa dall'autorità locale come pagamento per i lavori eseguiti nell'ambito del contratto.

E, per saldare l'importo totale anticipato (oltre 37 mila euro), Luís Vitorino, Secundino do Nascimento e Nuno Rua, quest'ultimo anche lui imputato e che nel 2017 era socio amministratore della società Bioestilhas, hanno anche concordato che il Consiglio parrocchiale vendesse un trituratore, di proprietà dell'autorità locale, alla società di Nuno Rua, per un valore superiore a quello di mercato, al fine di depositare "l'importo totale necessario" sul conto bancario dell'autorità locale per restituire il denaro ancora dovuto all'IFAP.

Il collegio giudicante ha ritenuto provato che l'imputato Luís Vitorino "ha accettato che, in cambio di tali importi consegnati dalle società degli imputati Secundino do Nascimento e Nuno Rua, sarebbero stati assegnati due contratti di costruzione a ciascuna delle società ASCOP e FLOPONOR", nelle quali ricoprivano degli incarichi.

observador

observador

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow