ONU: il Procuratore Generale chiede tregua e responsabilità da Israele

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Giovedì l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato, con il sostegno schiacciante di 149 paesi, una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente a Gaza e che ritiene Israele responsabile del mancato adempimento dei propri obblighi umanitari.
Il progetto di risoluzione, presentato all'Assemblea dalla Spagna e co-sponsorizzato da decine di Stati membri dell'ONU, tra cui il Portogallo, ha ricevuto 149 voti a favore, 12 contrari e 19 astensioni dai 193 Stati membri dell'ONU.
Contro questo testo hanno votato paesi come Israele, Stati Uniti, Argentina e Paraguay, mentre tra i paesi che si sono astenuti ci sono India, Timor Est e Albania.
Intitolata " Azioni illegali israeliane nella Gerusalemme Est occupata e nel resto del territorio palestinese occupato ", la risoluzione condanna l'uso della fame sui civili "come metodo di guerra" e "l'illegale rifiuto dell'accesso umanitario".
Il documento rafforza inoltre la richiesta di rilascio immediato, dignitoso e incondizionato di tutti gli ostaggi detenuti dal gruppo estremista Hamas. Già prima del voto, Israele aveva criticato la risoluzione, ritenendo che il testo non riflettesse la realtà sul campo e che servisse solo a rafforzare Hamas.
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La risoluzione non è vincolante, ma serve a valutare il sostegno che Israele ha alle Nazioni Unite, oltre a quello del suo alleato incondizionato, gli Stati Uniti, che la scorsa settimana hanno nuovamente posto il veto in sede di Consiglio di sicurezza a una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza e la rimozione di tutte le restrizioni all'ingresso degli aiuti umanitari nell'enclave.
observador