<![CDATA[ Já há uma nova explicação para a cor ferrugem das poeiras em Marte ]]>
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Uno studio suggerisce che il colore risale al periodo in cui il pianeta era ricco di acqua liquida.
Secondo uno studio pubblicato martedì, il colore ruggine della polvere marziana, che conferisce al pianeta la sua tonalità rossastra, potrebbe avere origini più antiche di quanto si pensasse in precedenza, risalenti a quando la superficie del pianeta era ricoperti da acqua liquida.
Studi precedenti su un componente di ossido di ferro della polvere marziana, basati esclusivamente su osservazioni di sonde spaziali, non hanno trovato prove della presenza di acqua; gli scienziati hanno concluso che questo particolare tipo di ossido di ferro deve essere ematite, formatasi in condizioni di superficie asciutta attraverso reazioni con l'atmosfera nel corso di miliardi di anni, dopo il periodo umido iniziale di Marte.
Ora, nuove analisi delle osservazioni effettuate dalle sonde spaziali dell'Agenzia spaziale europea (ESA) e della sua controparte americana NASA, unite a nuove tecniche di laboratorio che hanno consentito di replicare la polvere marziana, rivelano che il colore rosso di Marte si combina meglio con gli ossidi di ferro contenenti acqua, noti come ferrite, afferma l'ESA in una nota.
La ferrite si genera rapidamente in presenza di acqua fredda e, pertanto, secondo gli autori dello studio, deve essersi formata quando Marte aveva ancora acqua sulla sua superficie.
Secondo lo studio, pubblicato martedì sulla rivista scientifica Nature Communications, questo composto ferroso ha mantenuto la sua firma acquosa fino a martedì, nonostante si sia decomposto in polvere, sparsa sul pianeta dall'azione dei venti sin dalla sua formazione.
Gli scienziati sperano di riuscire a misurare esattamente la quantità di ferrite presente nei campioni di polvere di Marte raccolti dal rover statunitense Perseverance e che saranno inviati sulla Terra per essere analizzati nel 2030, con l'aiuto dell'ESA, e di comprendere il passato liquido di Marte.
cmjornal