Aereo militare sudanese si schianta in una zona residenziale
Almeno 46 persone sono rimaste uccise e altre 10 sono rimaste ferite nello schianto di un aereo militare sudanese in un quartiere residenziale di Omdurman, città gemella della capitale Khartoum, secondo quanto riportato dai media statali.
L'aereo Antonov di fabbricazione russa è precipitato martedì sera dopo il decollo dalla base aerea militare di Wadi Seidna.
La causa dell'incidente, in cui morirono ufficiali militari e civili, non è chiara, ma fonti militari affermano che è probabile che sia stato causato da un guasto tecnico.
L'incidente è avvenuto un giorno dopo che le Forze di supporto rapido (RSF) paramilitari, in guerra con l'esercito, hanno dichiarato di aver abbattuto un aereo da caccia nel Darfur meridionale.
Il conflitto ha devastato vaste zone del Sudan, tra cui Khartoum e Omdurman, provocando migliaia di morti e circa 12 milioni di sfollati.
Il Ministero della Salute ha affermato che le squadre di emergenza hanno trasportato d'urgenza i civili feriti, compresi i bambini, in un vicino ospedale dopo l'incidente aereo di martedì.
Tra le vittime c'è anche un alto comandante dell'esercito a Khartoum, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Reuters, citando fonti militari anonime.
Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa AFP, alcuni testimoni hanno dichiarato che durante la caduta dell'aereo si è verificata una forte esplosione e che diverse case sono rimaste danneggiate.
L'incidente ha causato anche interruzioni di corrente nei quartieri limitrofi, ha aggiunto.
Il Sudan è coinvolto in una guerra civile iniziata nell'aprile 2023, dopo che l'esercito e le RSF sono stati coinvolti in una feroce lotta di potere, che ha causato decine di migliaia di morti e milioni di sfollati.
La guerra ha diviso il Paese: l'esercito controlla il nord e l'est, mentre le RSF controllano la maggior parte della regione del Darfur a ovest e parti del sud.
Nelle ultime settimane l'esercito ha ripreso parte di Khartoum e delle aree circostanti sottraendole alle RSF.
BBC
