Benefici, produzione, successo: ecco perché il tè matcha è così popolare

Le code nei caffè matcha di Los Angeles e Tokyo si allungano, ma i produttori giapponesi fanno fatica a tenere il passo.

Tutto quello che c'è da sapere su questo nuovo prodotto di punta del "benessere".

Cos'è il tè matcha?

La polvere di matcha, che in giapponese significa "tè macinato", è ricavata dalle foglie di tencha, un tè coltivato all'ombra nelle sue ultime settimane per concentrarne i sapori e i nutrienti.

Una volta raccolte, le foglie vengono essiccate e poi macinate tra due macine di pietra per produrre una polvere ultrafine.

Il Giappone scoprì il tè all'inizio del IX secolo, importato dalla Cina. All'epoca, veniva utilizzato per le sue proprietà medicinali. Solo nel XVI secolo il matcha fu sviluppato a Kyoto, diventando parte integrante della cerimonia del tè perfezionata dal maestro Sen no Rikyu. Il tè verde "classico", chiamato "sencha", sarebbe stato utilizzato solo due secoli dopo.

Esistono diverse qualità di matcha, che vanno dalla qualità "cerimoniale", utilizzata nei tradizionali rituali del tè in Giappone, alle versioni più accessibili, chiamate "culinarie", pensate per la cottura al forno e per l'uso quotidiano.

Come è fatto?

Ci vogliono circa cinque anni perché una pianta di tè raggiunga la maturità.

Tre o quattro settimane prima del raccolto, le piante vengono coperte con una rete per filtrare la luce, aumentando così il loro contenuto di clorofilla e L-teanina, una molecola nota per i suoi effetti rilassanti.

Le foglie vengono poi raccolte a mano, private del gambo, essiccate al vapore e infine macinate lentamente a pietra, un processo che può richiedere fino a un'ora per produrre 40 g di matcha.

"Per produrre un buon matcha, le foglie devono essere raccolte a mano e per ombreggiare le piante di tè, chiamata tanakake, è necessario costruire una struttura complessa con pali e un tetto per filtrare la luce", spiega Masahiro Okutomi, un coltivatore di tè di Sayama, a nord di Tokyo.

Questo processo impegnativo fa sì che la produzione del matcha costi in media il doppio del sencha.

Quali sono i suoi benefici?

Oltre al suo sapore vegetale, il matcha è apprezzato anche per le sue proprietà nutrizionali. Ricco di antiossidanti, in particolare catechine (EGCG), è noto per favorire la concentrazione senza causare nervosismo.

Secondo i dati ufficiali del Ministero dell'Agricoltura giapponese, una tazza di matcha contiene in media 48 mg di caffeina, leggermente meno del caffè filtro, ma quasi il doppio del normale tè verde.

"Il matcha è spesso considerato salutare, ma c'è anche un fascino per la cultura giapponese che circonda il tè: il rituale, il tempo, l'estetica", afferma Shigehito Nishikida, direttore della sala da tè Jugetsudo nel quartiere turistico di Tsukiji a Tokyo.

Perché è così popolare?

Nel 2023, il Giappone ha prodotto 4.176 tonnellate di matcha, in aumento rispetto alle 1.430 tonnellate del 2012. Secondo il Ministero dell'Agricoltura giapponese, oltre la metà di questa produzione viene ora esportata, in particolare negli Stati Uniti, nel Sud-est asiatico, in Europa, in Australia e in Medio Oriente.

Il boom internazionale del matcha deve molto alla sua visibilità sui social media. Su TikTok, Instagram e YouTube, milioni di video mostrano come preparare il matcha, scegliere il chasen (frustino di bambù) e preparare drink fotogenici.

"Penso che sia stata la Generazione Z a dare il via a questa mania per il matcha, e che per farlo si sia affidata molto ai social media", afferma Stevie Youssef, 31 anni, cliente abituale di un matcha bar di Los Angeles che lavora nel marketing.

Il successo del matcha può essere spiegato anche dalla sua versatilità in cucina e in pasticceria, che piace non solo agli amanti del tè.

"Alcuni clienti semplicemente si divertono a berlo, altri a prepararlo da soli. E naturalmente, molti lo comprano come regalo; il matcha giapponese è sempre un piacere", aggiunge il signor Nishikida del negozio Jugetsudo, dicendosi "sopraffatto" dalla portata del fenomeno.