Olanda, il dilemma del borgo re di TikTok: overtourism o biglietto, recinzioni e residenti in gabbia

Con i suoi mulini a vento e le case a capanna lungo il fiume, il pittoresco villaggio di Zaanse Schans, situato a breve distanza dalla periferia nord di Amsterdam, meta prediletta di turisti e TikToker, è una tappa imperdibile per chi visita i Paesi Bassi. Ma questo villaggio con edifici centenari a nord di Amsterdam è diventato "un simbolo nazionale del sovraffollamento turistico", secondo le autorità locali, che vogliono introdurre un controverso biglietto d'ingresso.
Biglietto a 17,50 euro dall’anno prossimoIl dibattito acceso sul biglietto e sul suo prezzo, che si intende fissare a 17,50 euro, si inserisce in un contesto globale di rifiuto del turismo di massa, che ha portato destinazioni ambite come Venezia a diventare a pagamento per l'intera giornata. In una giornata estiva, in particolare in una di quelle baciate da un sole splendente, la folla forma lunghe code davanti ai cancelli che conducono ai famosi mulini a vento, quasi tutti i visitatori in attesa del proprio turno per scattare foto del paesaggio bucolico. Per tutto il giorno, gli autobus riversano fiumi di turisti che si accalcano nel piccolo villaggio, il cui accesso è per il momento gratuito.

Per il consiglio comunale della vicina città di Zaanstad, l'ingresso a pagamento è indispensabile per preservare il patrimonio, poiché gli edifici antichi subiscono una "forte pressione" a causa del numero di turisti. "Da diversi anni, lo Zaanse Schans è un simbolo nazionale del sovraffollamento turistico", si rammarica il vicesindaco Wessel Breunesse.
2,6 milioni di turisti nel 2024L'anno scorso vi hanno fatto visita circa 2,6 milioni di turisti. Se non si interviene, secondo il consiglio comunale, nei prossimi anni questa cifra dovrebbe salire a 3 milioni. Un biglietto d'ingresso potrebbe ridurre il numero annuale di visitatori a circa 1,8 milioni e finanziare la conservazione degli edifici storici.
"Non fare nulla non è un'opzione. Senza risorse sufficienti per garantire una manutenzione adeguata, il patrimonio andrà perso a breve termine (cinque-sette anni)", afferma il comune in un comunicato.

Ciò che molti turisti ignorano è che, sebbene la maggior parte degli edifici del villaggio risalgano al XVI secolo, il sito stesso è in qualche modo una creazione artificiale. Infatti, dopo la seconda guerra mondiale, le vecchie case con i tetti a capanna in legno erano minacciate di scomparsa in tutta la regione. Desideroso di preservare questo patrimonio, l’allora primo cittadino, Joris in 't Veld, ha quindi elaborato un piano: trasferire queste case in un nuovo sito protetto. Il primo mulino è arrivato nel 1955, la prima casa pochi anni dopo. Alla fine, il sito Zaanse Schans" è diventato così famoso da essere ufficialmente “inaugurato” dalla regina Juliana nel 1972.
Un “falso d’autore”"Lo Zaanse Schans non è mai stato concepito per attirare folle internazionali come oggi, con milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo", ha osservato il vicesindaco Breunesse.

Ma per Ingrid Kraakman, una residente, questo progetto sarebbe catastrofico per il caseificio in cui lavora. "Come residente di questa zona, non voglio vivere dietro una recinzione... non è accettabile", dice la 62enne all'agenzia di stampa France Presse dalla sua casa del XVII secolo situata nel cuore del villaggio.
“Biglietto fatale per nostra microeconomia”La signora e il suo coniuge vivono nella zona da 33 anni e ritengono che un biglietto d'ingresso a pagamento sarebbe fatale per l'economia locale e l'occupazione. "C'è molta preoccupazione", continua, stimando che circa l'80% dell'economia locale dipende dal turismo. Sebbene il suo caseificio attiri folle di visitatori con degustazioni gratuite e vendita di souvenir, secondo lei un biglietto d'ingresso avrebbe un impatto negativo significativo sui consumi. Una famiglia di quattro persone dovrebbe già spendere circa 80 euro con il parcheggio, il che ridurrebbe il budget per gli acquisti in loco, fa.

I Kraakman hanno raccolto più di 2.000 firme per un referendum sulla questione, ma la loro iniziativa è rimasta finora lettera morta in municipio. Consapevole dell'ostilità di alcuni residenti, il consiglio comunale si è impegnato a mantenere l'accesso gratuito per i residenti e a non installare recinzioni fisiche intorno all'area. Sebbene il provvedimento sia previsto per il prossimo anno, è stato introdotto un emendamento per consentire un eventuale rinvio della misura.
Turisti: “Verremmo anche se si pagasse”La maggior parte dei turisti interpellati ritiene che il viaggio varrebbe comunque la pena, anche se ci fosse da pagare. "È un posto incantevole, ma a volte è troppo affollato e non si riesce a godersi appieno l'esperienza", si lamenta Robert Duque, un dirigente spagnolo di 35 anni che sostiene l'introduzione di un biglietto d'ingresso. Per lui, "è una buona cosa, ci permette di filtrare l'arrivo dei turisti e di goderci meglio le attrazioni".

repubblica