Il Portogallo alla London Design Biennale con i film su Madeira e Alentejo

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La mostra "Metabolismi della riparazione" è composta da opere degli artisti Miguel Teodoro e del collettivo A Recolectora, formato da Alexandre Delmar e Maria Ruivo, che propongono una riflessione sul futuro del pianeta.
Il film di Miguel Teodoro "Chemical Affinities" esplora l'impatto dei fertilizzanti a base di ammoniaca nella regione dell'Alentejo nel corso della storia e l'uso della stessa sostanza chimica nello sviluppo fotografico.
In un mix di documentario e finzione, 'Two Shades of Grey', del collettivo A Recoletora, affronta aspetti della tradizione pastorale di Madeira, come la comunicazione.
La curatrice, Mónica Garcia, ha dichiarato all'agenzia di stampa Lusa che il "dialogo" tra le due opere suscita un appello: "Cerca di invitarci a fermarci e a prendere coscienza del modo in cui stiamo consumando le risorse del nostro territorio".
Oltre alla percezione di "memoria perduta e al tentativo di recuperarla e preservarla", ha affermato, la mostra incoraggia "una certa consapevolezza del modo in cui vengono consumate rapidamente le risorse, in particolare quelle legate all'agricoltura e all'acqua".
Nonostante presentino realtà e problemi di Madeira e dell'Alentejo, il curatore è consapevole che i film "presentano strati di problemi e possibili soluzioni che possono essere molto trasversali ad altre parti del pianeta, e in particolare ad altri paesi qui rappresentati".
Garcia spera che la mostra contribuisca a "un rispetto molto maggiore per il modo in cui il pianeta viene consumato".
Il Portogallo è uno dei circa 50 paesi, città, territori, istituzioni e singoli artisti che partecipano all'edizione 2025 della London Design Biennale, che sarà aperta fino al 29 giugno presso l'ex palazzo di Somerset House.
Il direttore artistico di questa quinta edizione, Samuel Ross, ha descritto il tema della biennale, "Riflessioni superficiali", come un invito "a guardare introspettivamente a ciò che ognuno ha da offrire in termini di allegoria, contesto e storie uniche".
Ross oggi si è congratulato con se stesso perché l'argomento è stato "portato ben oltre il suo scopo da tutti i guardiani e i talenti qui presenti, ed è una gioia assoluta vedere la loro interpretazione prendere vita".
La direttrice della Biennale, Victoria Broackes, ha affermato che il risultato "è un riflesso fedele delle superfici con cui lavoriamo e delle storie più profonde che contengono, sfidandoci a guardare oltre l'estetica per arrivare al significato, alla materialità e al messaggio".
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